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Anno: 2020

Evento: La giornata dell’IA presso la Parrocchia Greco-Cattolica „Santi Tre Gerarchi” a Roma Nord

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Il pellegrinaggio delle Comunità Romene greco-cattoliche dell’Italia del Nord e Centro a Padova

Il pellegrinaggio delle Comunità Romene greco-cattoliche dell’Italia del Nord e Centro a Padova

Ieri, terza Domenica di Quaresima, si è svolto un pellegrinaggio delle Comunità Romene greco-cattoliche dell’Italia del Nord e del Centro a Padova. Parecchie sono le comunità che hanno partecipato. Alla celebrazione era presente anche Abbà Orfeo Povero, superiore del Monastero di Cogollo del Cengio della Piccola Famiglia delle Risurrezione, monastero che si trova nella Diocesi di Padova ed in Provincia di Vicenza, con un gruppo di suore e di persone che condividono lo spirito del Monastero.
Dalla Romania è giunto l’egumeno del Monastero di Prislop, di tradizione basiliana, P. Ireneu, che è stato il principale concelebrante.          
Le Comunità romene presenti sono state salutate dal Vicerettore della Basilica del Santo, padre Giorgio Laggioni, anche a nome del Rettore Padre Oliviero Svanera.
Abbiamo avuto la gioia di avere tra gli ospiti anche S.E. prof. dr. Liviu Petru Zăpârţan, Ambasciatore di Romania presso la Santa Sede ed il Sovrano Militare Ordine di Malta e dalla Gentile Signora ed il Console Generale di Trieste dottor Cosmin Victor Lotreanu.
Questo Pellegrinaggio ha voluto idealmente allacciarsi ai precedenti che si sono susseguiti nella Basilica del Santo, quale omaggio sincero delle genti di Transilvania al Santo dei Miracoli.
La Liturgia è stata celebrata e cantata in lingua romena. È stata letta l’Epistola agli Ebrei (4,14-5,6), mentre il Santo Vangelo di Marco (Mc 8,34-9,1) ha riportato i „loghia” di Gesù „Se qualcuno vuole venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua” che come si può constatare è veramente una pericope che si addice al periodo quaresimale, se vogliamo essere seguaci del Salvatore.
Questa festa, della Domenica della Santa Croce, è di origine costantinopolitana ed aveva - come riferisce il compianto arcivescovo melchita basiliano aleppimo Mons. Neophitos Edelby, lo scopo di accompagnare da Apamea, in Siria, a Costantinopoli, un’insigne reliquia della Santa Croce. Questo avvenne ai tempi dell’Imperatore Giustino I (518-527). (cfr. Liturgicon, Beyrouth 1960).
Dopo la celebrazione della Santa Liturgia, i fedeli si sono fermati per un’agape fraterna, preparata dalle signore delle varie Comunità.
Sia i sacerdoti organizzatori, sia Sua Eccellenza il signor Ambasciatore ed il signor Console, si sono soffermati presso i tavoli delle varie comunità, dimostrando affabilità e cordialità.
Prof. Giuseppe Munarini

 

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