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Evento: "I bambini costruttori di pace". Incontro interculturale e interreligiosa sulla pace a Livorno

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COMUNICATO STAMPA. VISITA APOSTOLICA DI PAPA FRANCESCO IN ROMANIA

COMUNICATO STAMPA. VISITA APOSTOLICA DI PAPA FRANCESCO IN ROMANIA

Chiesa Romena Unita con Roma, Greco-Cattolica in Italia
COMUNICATO STAMPA
VISITA APOSTOLICA DI PAPA FRANCESCO IN ROMANIA (31.05.-02.06.2019)
Domenica 2 giugno 2019 a BLAJ sul “Campo della Libertà” dalle ore 10.00, (l’ora dell’Europa Occidentale): Santa Messa con la beatificazione dei sette Vescovi Martiri rumeni greco-cattolici
Romania
La Romania si trova nell'Europa centro-orientale e dal 2007 è uno Stato membro dell'Unione europea. Circa 20 milioni di abitanti vivono in Romania. Altri circa quattro milioni di rumeni vivono e lavorano all'estero. All'ultimo censimento il 97% dei rumeni si è dichiarato cristiano. Oltre ai cristiani ortodossi, c'è una minoranza cattolica di due tradizioni: latina romana e orientale bizantina.
La Chiesa Romena Unita con Roma, Greco-Cattolica
Nel 1700, una parte della Chiesa in Transilvania, con a capo il vescovo Atanasie Anghel, si unisce alla Chiesa di Roma. L'atto di unificazione prevede l'accettazione dei quattro punti decretati al Concilio di Firenze, ma stabilisce la conservazione della propria tradizione liturgica compreso il rito bizantino. Su questa fondazione spirituale e culturale nacque la Scuola della Transilvania, un movimento che contribuì molto alla formazione della coscienza nazionale dei rumeni. Questo ideale fu realizzato il 1° dicembre 1918, quando il vescovo rumeno greco-cattolico Iuliu Hossu lesse ad Alba-Iulia „la Risoluzione dell'Unione della Transilvania con la Romania”.
Alla fine della seconda Guerra mondiale, la Romania entrò nella sfera d’influenza dell'Unione Sovietica, segnando così il calvario della Chiesa Rumena Unita con Roma, dichiarata nel 1948 fuorilegge e poi furono confiscate tutte le proprietà. Si tentò un passaggio forzato del clero e dei fedeli alla Chiesa ortodossa, ma alcun vescovo ha rinunciato alla propria fede, così, tutti i sette vescovi, furono imprigionati e torturati, sacrificando la loro vita per la fede. Durante questo periodo, la Chiesa Rumena Unita ha continuato a esistere in clandestinità e nella diaspora.
Nel 1989, la Chiesa Rumena Unita con Roma, Greco-Cattolica conobbe un graduale rientro nella legalità, avviando un lungo processo per il recupero dei suoi beni e della vita ecclesiale. A Roma iniziò la causa per la beatificazione dei vescovi martirizzati sotto la persecuzione comunista e nel 2005 papa Benedetto XVI ha elevato la Chiesa metropolitana „sui iuris” Greco-Cattolica rumena al grado di Chiesa Arcivescovile Maggiore.
La visita di Papa Francesco in Romania
Nel 1999, San Giovanni Paolo II visitò la Romania, invocando il dono dell'unità tra i cristiani. Per la Chiesa Rumena Unita con Roma, Greco-Cattolica, questa visita ha significato il riconoscimento del suo sacrificio supremo sotto il regime comunista. Vent’anni dopo quell’importante evento, papa Francesco va per ben tre giorni in Romania, a Bucarest, a Iaşi, Şumuleu Ciuc e Blaj, incoraggiando la via comune verso l'unità delle Chiese e, allo stesso tempo, il dialogo fraterno.
Il Papa beatificherà Domenica 2 giugno 2019, a Blaj, i sette Vescovi Martiri rumeni Uniti con Roma, greco-cattolici
Il 19 marzo 2019 Papa Francesco ha autorizzato presso la Congregazione delle cause dei santi la promulgazione del Decreto sul martirio dei venerabili servitori di Dio Valeriu Traian Frentiu, Vasile Aftenie, Ioan Suciu, Tit Liviu Chinezu, Ioan Balan, Alexandru Rusu e Iuliu Hossu, vescovi rumeni Uniti con Roma, uccisi in odio alla Fede, in diversi luoghi della Romania, tra il 1950 e il 1970.
Il 25 marzo 2019, la Santa Sede ha confermato che domenica 2 giugno 2019, papa Francesco beatificherà i sette vescovi martiri proprio sul Campo della Libertà a Blaj, nella Transilvania, in Romania.
Per ulteriori informazioni
Padre Cristian Barta
Portavoce
papafrancisclablaj@gmail.com
Ufficio stampa/Biroul de presă

 

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