Anno: 2021
Evento: Battesimo nella comunità di Padova
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NotizieSpettacoli in occasione della Festa Nazionale della Romania a Mantova, Castel D'Ario ed OstigliaTra il 28 novembre ed il 4 dicembre, il Complesso folcloristico “Plaiurile Dornelor” e del Circolo” e dei Fanciulli di Vatra Dornei [località romena nel distretto di Suceava, distretto della Bucovina], terrà una serie di concerti in provincia di Mantova, su invito del Centro Culturale di Ostiglia-Mantova. Dopo aver affrontato un viaggio di oltre 24 ore, i giovani della città romena sono stati attesi dinnanzi alla chiesa parrocchiale della località menzionata dal sacerdote romeno greco-cattolico Andrei Meseşan, di Sălăj, che da oltre 10 anni, risiede in Italia e, da più di sei, è sacerdote per i connazionali, che si sono trasferiti in Italia per cercare una vita migliore. Sin dai primi momenti, la delegazione romena è stata ben impressionata dal modo in cui, ad Ostiglia, cittadina che sorge non lontano da Mantova, in una zona con un’attiva comunità di romeni; dove i cattolici di rito latino vivono assieme ai cristiani ortodossi e greco-cattolici. Padre Andrei celebra proprio nella chiesa cattolica locale. “Don Bruno-sacerdote di rito latino, che abita qui,- ci ha offerto tutto il sostegno, sin dall’inizio e questo- “perché siamo tutti servitori di Cristo, anche se abbiamo riti e tradizioni diverse” ci confessava sin dalla prima cena padre Andrei Meseşan, presidente del Centro Culturale Romeno di Ostiglia. L’invito al gruppo romeno, era stato inviato al Comune di Vatra Dornei dalle autorità della provincia di Mantova, con la prospettiva di rendere durature le collaborazioni. È stata fatta è stata fatta grazie all’intervento della professoressa Ioana Bucsai, una signora di Vatra Dornei, che ha insegnato la lingua francese sia nella località menzionata sia a Vatra Arini. Da dieci anni ella si è stabilita con i familiari in Italia, riuscendo però solamente all’inizio di quest’anno scolastico, a causa della complicata burocrazia, ad espletare tutte le formalità che le permettono di insegnare il francese in una scuola italiana. Sino a qualche settimana fa, ha lavorato come programmatrice, e, nel contempo, come professoressa per i connazionali che hanno scelto il Corso di cultura e civiltà romena, perché era stata assunta dall’Istituto di Lingua Romena. “Ci siamo conosciuti lo scorso anno, quand’ero stato invitata a presentare del materiale storico del giorno del 1° Dicembre a tutti i Romeni che hanno festeggiato ad Ostiglia. È nata così una collaborazione, grazie alla quale siamo riusciti a realizzare il progetto per quest’anno, con il quale offriamo ai Romeni e non solo a loro, la possibilità di conoscere le tradizioni e gli usi romeni nel giorno della Festa Nazionale, proprio alla vigilia delle Sante feste natalizie” riferisce la professoressa Ioana Bucsai, riferendosi alla collaborazione con il Centro Culturale di Ostiglia. Dopo un giorno sosta, di primi contatti, gli ospiti di Vatra Dornei, ospitati presso le famiglie stabilite in questa cittadina di circa 8000 abitanti, [caratterizzata] dalle strade strette, [medioevali] hanno offerto martedì anche i primi spettacoli. Il primo dei quali si è svolto a Mantova presso l’Aula Magna dell’Istituto Bruno Mazzolari dove gli artisti romeni sono stati ospiti dapprima del Centro Culturale, con la collaborazione del dipartimento di integrazione e di intercultura dell’unità di insegnamento. La mattina il Complesso Folcloristico, diretto dai professori Vasile Moroşan e Dorin Pardău si è esibito per gli studenti liceali, mentre la sera, per gli adulti, dopo una visita alla città del poeta Virgilio e di Rigoletto. Ci sono stato più di 300 spettatori che hanno applaudito il programma che si è protratto per due ore con trenta danzatori e strumentisti. Le “tradizioni invernali” tradiscono la nostalgia della Patria Era veramente difficile distinguere i romeni, che venivano da tutte le zone del nostro Paese, dagli abitanti del luogo, convenuti a conoscere le nostre tradizioni! Lo spettacolo continua, continuano in successione le danze e i brani eseguiti, che destano l’interesse di tutti i presenti. Alla fine, si strappano gli applausi. In chiusura, i Romeni della Regione di Suceava hanno preparato un momento dedicato alle “colinde”, i canti di Natale [ispirati ai Vangeli canonici ed a quelli Apocrifi che cantano la Nascita di Gesù, i pastori, gli Angeli e Maria, Madre del Salvatore, ma anche la strage degli Innocenti, si soffermano in modo semplice, quasi “naive” personaggi e scenari che si ripetono, sempre gli stessi, ma sempre nuovi, che si trovano anche nella meravigliosa liturgia bizantina del periodo natalizio]. Qui si riconoscono i romeni. Si susseguono i canti quali “Destatevi Ospiti”, accompagnati dall’andare delle fanciulle romene Seguono “Sorcova” [ossia un canto che si fa con un ramoscello fiorito]. Già cominciano ad inumidirsi gli occhi per la commozione. Alla fine ecco il canto “ La danza delle maschere”, quando tutti i bambini cantano “All’anno prossimo, ed Auguri” applaudono, esclamando “Bravi, grazie!” Seguono strette di mano, si ringraziano le signore, ma anche gli organizzatori. “Non vi rendete nemmeno conto quale meraviglioso regalo ci abbiate fatto (Tutti gli spettacoli sono stati gratuiti! n.ns,) Se vivi in una terra straniera per 10 anni o forse anche di più, puoi capire quello che si sente quando vi ascoltiamo e vi vediamo” ha dichiarato la signora Maria di Bucarest di 45 anni, che accudisce un anziano, dopo essere stata maestra d’asilio in Drumul Taberei, nella Capitale Romena. Gli ospiti di Vatra Dornei sono invitati speciali della zona di Mantova, per la Festa Nazionale della Romania. Mercoledì 30 novembre, nel giorno dei Romeni di ogni luogo, lo spettacolo si è svolto a Castel d’Ario, nella palestra della Scuola, alla presenza di 200 alunni, accompagnati dai professori, e dal sindaco del luogo. Nel pomeriggio, è stata visitata la graziosa cittadina di Peschiera, dove la sosta si è protratta per tre ore. Gli studenti del complesso “Plaiurile Dornei” sono stati affascinati dal paesaggio della zona del Lago di Garda, il terzo lago più grande d’Italia, come pure delle Alpi che si profilavano all’orizzonte. Il giorno della Festa Nazionale della Romania, ha portato i Romeni sulla scena del Teatro della località ospitante, Ostiglia, qui dove si svolgerà anche lo spettacolo festivo di Domenica. Ieri, giorno lavorativo, solo poco più di 400 allievi delle scuole della località hanno assistito allo spettacolo, con altri romeni ed italiani alle 10,30. Oggi, il Complesso si esibirà in due spettacoli, la mattina per gli studenti e la sera per gli adulti a Villimpenta, una zona che ospita un’importante comunità romena. Sabato gli ospiti visiteranno Verona e domenica, sempre ad Ostiglia, dopo la partecipazione alla Liturgia, officiata da padre Andrei Meseşan è programmato lo spettacolo festivo in occasione della festa Nazionale; è prevista una partecipazione di 600 romeni. Traduzione in italiano: prof. Giuseppe Munarini
Doru Bighiu
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