Anno: 2020
Evento: Religioni e provocazioni del futuro
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NotizieL’erezione dell’Eparchia di San Basilio di BucarestLo scorso anno in data 31 Agosto, presso la città di Bucarest è si era potuto assistere alla beatificazione di mons. Vladimir Ghica (1873-1954). Ebbene quasi ad un anno da quel fausto avvenimento, il 30 Agosto, abbiamo trascorso una giornata diremmo storica nella Capitale romena. Il giorno successivo alla festa di San Giovanni Battista, in cui non solo la Chiesa bizantina, ma anche altre, tra cui quella latina e siro-maronita, celebrano la Decollazione del Precursore, due giorni prima dell’Inizio del Nuovo Anno Ecclesiastico bizantino in cui chiediamo a Dio di benedire il nuovo ciclo dei giorni che ci accompagnerà, viene intronizzato il Vescovo della Nuova Eparchia, di San Basilio, mons. Mihai Mihai Frăţilă a Bucarest con giurisdizione su quello che veniva definito “Vechiul Regat”, il Vecchio Regno, che comprendente la Dobrugia, la Valacchia e la Moldavia. Il 29 Maggio 2014 Sua Beatitudine Eminentissima, Lucian Mureşan, aveva eretto con il consenso del Santo Padre Francesco, Papa di Roma, la Nuova eparchia di “San Basilio Magno” (sanctus Basilius Bucarestiensis Romenorum), elevando Mons. Mihai Frăţilă come primo Eparca. Quello che era Vicariato, per questi territori dipendente dall’Arcieparchia di Blaj, diventa ora Eparchia. La cattedrale più piccola del mondo è la chiesa di strada Polona, ora al numero 50, tanto cara a monsignor Vasile Aftenie, primo vescovo ausiliario della Metropolia di Blaj, a Bucarest, dal 1940 e primo martire greco-cattolico, amico di Monsignor Vladimir Ghika. Sembra che quattro figure aleggino, in questo giorno inondato di sole, sulla piccola cattedrale di San Basilio Magno, quella di San Giovanni Battista, il cui tropario riecheggia ancora, quella di Monsignor Vasile Aftenie, quella del nobile, dell’amico dei poveri, degli umili, monsignor Vladimir Gika ed infine quella dell’ultimo parroco, prima del sinistro avvento dei comunisti, monsignor Tit Liviu Chinezu (1904-1955), anche lui, come Mons. Vasile Aftenie martire per la fede. Fu grazie all’arcivescovo cattolico di rito latino Raymund Netzhammer (1862-1945) che si ottenne il consenso per costruire una chiesa greco-cattolica per gli abitanti di Bucarest, con l’approvazione di San Pio X. La Chiesa, occupata dai comunisti e data agli ortodossi, fu restituita, dopo lunghi processi solo nel 2007 e poi sottoposta ad una serie di restauri. Non posso scordare quando, giovane borsista a Bucarest, nel 1971, passavo con tristezza davanti a strada Polona, in prossimità della Chiesa che non era più nostra, pensando anche all’umile tomba di mons. Vasile Aftenie, contraddistinta da una semplice V.A., nel cimitero Bellu Catolic. Per la seconda volta, quest’anno, la Provvidenza mi ha condotto a Bucarest: la prima volta in Marzo avevo potuto visitare un’altra parrocchia della Città, quella dedicata alla Dormizione di Maria, il cui parroco è padre Constantin Oltean, dove fui ricevuto da Sua Eccellenza Mons. Mihai Mihai Frăţilă e dal suddiacono Zamfir Rusu ebbi l’occasione di potei sostare in preghiera dinnanzi alle Reliquie del Servo di Dio Vasile Aftenie, spentosi nella notte tra il 9 ed il 10 Maggio 1950 a Văcăreşti. Finalmente potevo pregare dinnanzi al Vescovo che tanta ammirazione e commozione ha sempre suscitato in me, non al Cimitero Bellu, dov’era stato sepolto, ma in una chiesa greco-cattolica. Grazie al gentile invito dell’Eparca monsignor Mihai Frăţilă, intronizzato come primo Vescovo della nuova Eparchia, ho potuto partecipare alla Divina Liturgia presieduta da S. E. Rev.ma il Cardinale Leonardo Sandri, Arcivescovo titolare di Cittanova, Prefetto della Congregazione per le Chiese orientali e pontificata da Sua Beatitudine Eminentissima il Cardinale Lucian Mureşan, Arcivescovo Maggiore della Chiesa Greco-Cattolica Romena con i vescovi Virgil Bercea, di Oradea Mare, Florentin Crihălmeanu, di Cluj-Gherla, Alexandru Mesian, di Lugoj, Vasile Bizău del Maramureş, mons Mihai Frăţilă, nuovo primo eparca di San Basilio Magno di Bucarest (Sanctus Basilius Magnus Bucarestiensis Rumenorum), Mons. Claudiu Lucian Pop, vescovo titolare di Mariamme, vescovo della Curia Arcieparchiale di Curia di Făgăraş şi Alba Iulia a Blaj, con altri vescovi di rito bizantino: S.E.R. Mons. Dimitrios Salachas, vescovo titolare di Grazianopoli, esarca apostolico dell’Esarcato Apostolico per i greci cattolici di Grecia, mons. S. E. R. Fülöp Kocsis, vescovo greco-cattolico di Hajdúdorog (con sede a Nyíregyháza), ieromonaco di Dámóc (Ungheria), S.E. Atanáz Orosz, vescovo titolare di Panio, Esarca Apostolico dell’Esarcato Apostolico per i cattolici di rito bizantino in Ungheria a Miskolc, ieromonaco di Dámóc (Ungheria), S.E. Iosafat Moschych CMSAA (della Congregatio Missionaria Sancti Andreae Apostoli, iuris archieparchialis), ausiliare di Ivano-Frankivsk (Stanislaviv) (Ucraina), vescovo titolare di Pulcheriopolis, S. E. R. Francisco Javier Lozano Sebastian, Arcivescovo titolare de Penafiel, Nunzio Apostolico in Romania e Moldavia S. E. Mons. Ioan Robu, Metropolita ed Arcivescovo cattolico di rito latino di Bucurest, Presidente del CER (Conferenza Episcopale di Romania) (2013-2016), S. E. R. Francesco Pio Tamburino OSB, Metropolita ed Arcivescovo di Foggia-Bovino, membro della Commissione Mista per il Dialogo Cattolico-Ortodosso, S. E. R. György Jakubinyi, Arcivescovo cattolico di rito latino di Alba Iulia ed Administratore Apostolico degli Armeni Cattolici di România „ad nutum Sanctae Sedis”, S. E. R. Petru Gherghel, vescovo cattolico di rito latino di Iaşi, S.E. Cornel Damian, vescovo ausiliare cattolico di rito latino di Bucurest, vescovo titolare di Iziriana, S.E. mons. Aurel Percă vescovo titolare di Mauriana, ausiliare romano-catolic di Iaşi. Durante la Liturgia solenne hanno prestato servizio i diaconi Lucian Lechintan S.J., già studente all’”Aloisianum”, che aveva sede a Padova, ora invece presso il Pontificio Istituto Orientale di Roma e Marian Susa. Tra i numerosissimi sacerdoti concelebranti, ho potuto notare qualche amico come padre Vasile Alexandru Barbolovici, “protopope” del decanato del Triveneto, padre Florian Guţiu, rettore del Seminario Arcidiocesano di Blaj, già parroco a Padova nella comunità greco-cattolica, padre Vasile Man, vicerettore del Pontificio Collegio Romeno di Roma e Postulatore della Causa di Beatificazione dei servi di Dio i vescovi romeni greco-cattolici, padre Silvio Hodiş, “Direttore responsabile dell’Editrice “Galaxia-Gutenberg” di Târgu Läpuş, il rettore del Seminario Teologico “Tre Gerarchi” di Oradea, padre Anton Cioba, accompagnato da alcuni sacerdoti e seminaristi, della Capitale del Bihor, da don Vincenzo Lai, padre spirituale del Collegio “Pio Romeno” di Roma. Erano presenti il Segretario di Stato per i Culti, Signor Victor Opaschi, che ha letto un messaggio molto articolato del Primo Ministro signor Victor Ponta, gli Ambasciatori di Francia François Saint Paul, di Argentina Claudio Perez Paladino, di Romania presso la Santa Sede Bogdan Tătaru-Cazaban, il responsabile del programma “Chrétiens Orientaux” della Televisione Francese signor Thomas Wallut, le troupes della televisione romena TV II, molti giornalisti ed altre personalità. La Chiesa Ortodossa Romena era rappresentata da S.E. Mons. Ieronim Creţu Sinaitul, vescovo titolare di Sinaia. Non mancavano rappresentanze di altri culti, tra cui di quello israelita. L’organizzazione impeccabile che si è occupata egli ospiti era coordinta da padre Andrei Mărcuş, dal suddiacono Zamfir Rusu, dal suddiacono dott. Alexis Dimicev in collaborazione con Padre Antonio Prestipino, superiore del Monastero cattolico di Rito latino dei Carmelitani Scalzi di Snagov. «Il popolo di Dio dell’eparchia di San Basilio Magno - ha ricordato il cardinal Sandri che ha portato i Saluti del Santo Padre - sia capace di relazioni autentiche dentro le proprie famiglie, nei luoghi di lavoro, nel contesto sociale e civile». Sua Beatitudine Lucian Mureşan, dopo parole che esprimevano la sua gioia, ha voluto affidare dinnanzi ai numerosi fedeli presenti, giunti da Bucarest e dalla Transilvania, che bisogna con il proprio vescovo, portare la Croce che permetterà di pervenire alla alla gioia di Cristo risorto. Mons. Mihai Frăţilă ha ricevuto da Mons. Lucian il bastone pastorale, il “mandias” o mantello episcopale ed il mandato scritto. Sua Eccellenza ha rivolto parole di ringraziamento all’Altissimo, ha salutato i presenti ed ha consacrato la Nuova Eparchia alla Vergine Maria. Nel pomeriggio, sono stati presentati tre libri: una bibliografia critica su mons. Vasile Aftenie (Drumul unui martir - La via di un martire, opera di Alexis Dimicev, la sua tesi di dottorato), un libro sulla cattedrale, Catedrala, o istorie de har. [La cattedrale una storia di grazia] ricco di illustrazioni ed un libro di mons. Cluaudiu Lucian Pop che racchiude molte omelie dell’Anno liturgico Reîntoarcerea la vestea cea bună. Mici răsfrângeri ale unei mari lumini.[Ritorno alla buona novella. Brevi riflessioni di una grande luce. Il giorno seguente, Mons. Virgil ha celebrato nella chiesa affollatissima di Strada Polona, i canti sono stati eseguiti dai seminaristi di Oradea presenti, mentre Sua Eminenza Sandri e numerosi vescovi hanno celebrato nella cattedrale di rito latino di San Giuseppe una solenne Liturgia ad un anno dalla Beatificazione di mons. Vladimir Ghika. Questi giorni a Bucarest resteranno indimenticabili per l’incontro con i Gerarchi, sacerdoti ed amici, come l’ingegner Emanuel Cosmovici, alacre collaboratore di padre Vasile Man, il dottor Alexis Dimicev, prof. George Cipăianu, il signor Mircea Dunca-Moisin, la signora Maria Dunca Moisin, la Signora Ioana Viviana, il diacono padre Luchian Lechintean, padre Andrei Mărcuş, padre Felician Fischer, padre Eduard Roman di Oradea e tanti altri. Possa il Signore, con l’intercessione della Madre di Dio accompagnare il vescovo mons. Mihai ed i fedeli della Sua Eparchia nel cammino intrapreso, alla luce di Cristo, unico nostro Salvatore, affinché i fedeli siano pietre vive della Chiesa.
prof. Giuseppe Munarini
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