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Anno: 2021

Evento: “Incontro con l’altro” nell’ambito della Tredicina di S. Antonio da parte dei migranti

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Presentazione del libro di Mons. Iuliu Hossu a Oderzo (Treviso)

Presentazione del libro di Mons. Iuliu Hossu a Oderzo (Treviso)

Il reverendo Padre Liviu Gheorghe Marian e i fedeli della Parrocchia romena di Oderzo, una cittadina situata in provincia di Treviso, ma appartenente alla Diocesi di Vittorio Veneto, ha vissuto ore di profonda emozione sabato pomeriggio.
Nella sala situata nei pressi della Chiesa di Santa Maria Maddalena, ove i romeni si riuniscono per partecipare alla Liturgia ed alle funzioni celebrate da Padre Liviu Gheorghe Marian è stato presentato il libro del servo di Dio Mons. Iuliu Hossu, La nostra Fede è la nostra vita, che ha visto la luce per i tipi dell’Edizione EDB (Dehoniane) di Bologna alla fine del’anno 2016.
Il libro è stato curato dal dottor Marco Dalla Torre e tradotto in italiano da Giuseppe Munarini, autore anche delle note del repertorio che si trova alla fine del libro, da P. Cristian Florin Sabău e da p. Ioan Mărginean-Cociş, responsabile con i fedeli greco-cattolici di Udine.
Erano presenti molti fedeli romeni con la professoressa Carina Cesa Sava, presidente della benemerita Associazione Culturale Romena “George Enescu”, molti fedeli italiani, sacerdoti della diocesi e della diaspora romena greco-cattolica. Ospite graditissimo, oltre a Mons. Virgil Bercea, vescovo di Oradea Mare dei Romeni e responsabile per la diaspora, abbiamo avuto la gioia di vedere tra noi Sua Eccellenza Mons. Corrado Pizziolo, vescovo di Vittorio Veneto, con Mons. Martino Zagonel, vicario generale, mons. Pierpaolo Bazzichetto, parroco del Duomo che porta l’antico titolo di Abate-Parroco, altri sacerdoti e laici impegnati nella vita della Diocesi. Oltre a Padre Liviu Gheorghe Marian, sono intervenuti, padre Roberto Giraudo o.f.m., già Preside dell’Istituto di Studi Ecumenici di Venezia, il coordinatore dei sacerdoti greco-cattolici romeni in Italia Mons. Ioan Alexandru Pop, il Sincello per il Triveneto Padre Dottor Vasile Alexandru Barbolovici, Padre Ioan Mărgineanu-Cociş, Padre Lucian Mihuţ, di San Donà di Piave, Padre Eduard Roman Costantin, amministratore del Seminario Greco-cattolico “I Tre Santi Gerarchi” di Oradea.
Era presente anche il Sindaco di Oderzo, signora Maria Scardellato, il comandante dei Carabinieri Gerardo Santarzero, cavaliere della Repubblica, ed altre personalità.
Ha introdotto il padre prof. Roberto Geraldo che ha salutato gli ospiti e sottolineato l’importanza della presentazione del libro.
Giuseppe Munarini ha tracciato brevemente le caratteristiche dell’edizione italiana di quest’importante opera che rispecchia il pensiero e la testimonianza di un vescovo che aveva studiato non solo in Transilvania, ma anche a Roma.
Sono state fatte alcune osservazioni: il libro ha visto la luce a tre anni da quello di Mons. Ioan Ploscaru, Catene e terrore, apparso sempre per le edizioni Dehoniane, nella traduzione di Mariana Ghergu e di Giuseppe Munarini.
È stato sottolineato che il libro deve essere meditato soffermandosi sull’aspetto religioso della fedeltà, della perseveranza e del perdono.
È il libro dell’abbraccio, dal carcere in cui il vescovo era costretto, ai suoi fedeli che amava realmente come figli di Dio.
Inoltre è stata rilevata la chiarezza del pensiero del Pastore che mai cedette alle lusinghe dei senza Dio e dei loro collaborazionisti, ma neppure alla volontà di odio.
Inoltre il libro possiede, per i lettori, specialmente per gli italofoni, un apparato di note che illustra molti dei personaggi presenti, dai testimoni greco-cattolici noti e meno noti, agli uomini politici di vari orientamenti.
Mons. Virgil, dopo aver sottolineato l’importanza del libro, ha presentato seppur sinteticamente, la vita della Chiesa greco-cattolica romena, indugiando sulla testimonianza del martirio dei 12 vescovi e di tanti sacerdoti e laici greco-cattolici, senza negare anche quella di sacerdoti ortodossi, per poi passare alla lettura di alcuni passi che descrivevano le sofferenze nelle carceri romene. È stata quindi la volta, della lettura di qualche passo tratto dal libro di padre Tertulian Langa Trecând pragul tacerii (Passando la soglia del Silenzio) e da altre opere di testimoni nelle carceri comuniste e di quello di Mons. Ioan Ploscaru.
Mons. Corrado Pizziolo ha sottolineato anche la presenza di taliani in Romania, con alcuni sacerdoti che li avevano seguiti per un aiuto pastorale. Si è soffermato anche sul libro e sul valore della testimonianza cristiana in Romania.
Sono seguiti interventi come quello di Padre Ioan che ha sottolineato come il libro non vada letto come un romanzo, ma meditato, anche alla luce di sintagmi liturgico-biblici che lo cratterizzano.
Sono seguiti interventi di un pubblico attento e composto.
Sua Eccellenza ha poi concelebrato nel Duomo di Oderzo, l’antica Opitergium, già diocesi propria, una santa Messa solenne in rito latino concelebrata anche dai sacerdoti romeni presenti, nonché dal Vicario Generale e da Mons. Pierpaolo Bazzichetto che ha ricevuto solennemente dal vescovo Virgil Bercea la croce pettorale, segno distintivo per la sua abnegazione per la Chiesa Romena greco-cattolica.
Egli ha commentato il testo del Santo Vangelo del giorno (Matteo 18, 21,35), sottolineando l’importanza del perdono.
Molti erano i fedeli, tra cui due coniugi che hanno festeggiato accanto ai nipoti ed ai pronipoti i cinquant’anni di matrimonio ed hanno rinnovato davanti al Vescovo le promesse matrimoniali, ringraziando il Signore per la via percorsa, cosparsa di gioie e di dolori, ma alla luce di Cristo e dell’amore.
Il Coro del Duomo è stato diretto dal Maestro Claudio Prevedel, direttore della Corale del Duomo di Oderzo.
Prof. Giuseppe Munarini

 

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