Anno: 2020
Evento: Il giorno del dialogo tra gli ebrei ed i cristiani
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NotizieIl pellegrinaggio dei greco-cattolici di Padova a Monteortone, Torreglia e GalzignanoLa serie dei pellegrinaggi dedicate alla Santa Vergine della Comunità greco-cattolica di Padova, è continuata il 27 maggio 2012 con una visita a Monteortone. Accompagnati dai sacerdoti padre Aetius Pop e Cristian Sabău, il gruppo si è recato al santuario di Santa Maria della Salute. La storia di questo sacro luogo iniziò nel mese di maggio 1428, quando un ex soldato, Pietro Falco che portava sul proprio corpo le cicatrici causate dalle guerre cui aveva partecipato, ebbe una visione della Beata Vergine Maria che gli promise la guarigione, a condizione di lavarsi nell’acqua di una sorgente termale, fino ad allora sconosciuta, chiedendogli di far conosciuto al mondo che quel luogo si trovava sotto la sua speciale protezione; desiderando che gli uomini onorassero in quel luogo i nomi santissimi di Gesù e di Maria. Come segno della sua presenza e per dar forza a quello che aveva detto, la Vergine gli rivelò che nelle acque della stessa fonte, sepolta sotto le pietre, egli avrebbe trovato la sua icona. Il gruppo di fedeli si è raccolto in preghiera in silenzio davanti all’immagine taumaturgica ed ogni pellegrino si è avvicinato, prendendo dall’acqua della fonte che con uno zampillo scorre ancora, in modo misterioso, nella chiesa. È poi seguita la preghiera della “Paraclisis” , elevata da tutti, ogni fedele affidava alla Vergine Maria le proprie preoccupazioni e necessità Il pomeriggio è stato caratterizzato da altre due visite: la prima a “Villa Immacolata” di Torreglia, casa della Diocesi di Padova per gli esercizi spirituali. Visitando i diversi ambienti interni ed esterni, i fedeli sono stati resi edotti sulla tradizione degli esercizi spirituali e sulle pratiche comuni di spiritualità La seconda visita, quella conclusiva, ha avuto come meta la chiesa parrocchiale di Galzignano terme, ove si possono ammirare gli affreschi dell’ artista romeno Mihail Ivanov, e di sua moglie Maria. I visitatori sono rimasti profondamente impressionati della ricchezza cromatica e spirituale che traspare dagli affreschi, come pure dall’originalità di trasferire in caratteri neo-bizantini alcuni temi legati alla spiritualità occidentale. Traduzione in italiano: prof. Giuseppe Munarini
Prof. Livia Blăjan
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