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Anno: 2020

Evento: Religioni e provocazioni del futuro

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Il giornale degli eventi causato dal terremoto dell'Emilia-Romagna

Domenica 20 Maggio è iniziato il calvario per chi si trovava nella zona di Mirandola, San Felice, Massa Finalese, Ostiglia …
Alle 04:04 abbiamo sentito per la prima volta i brividi della morte, a causa del terremoto di magnitudo 5.9, pur trovandoci a 25 chilometri da Mirandola. L’agitazione e la paura immediatamente si è impadronita di noi ed il sonno non poteva continuare
Ho aperto il televisore per sapere di questo fatto. Mi sono meravigliato che molte zone vicine siano state colpite anche più gravemente di Ostiglia, dove abitiamo noi. In quei momenti, il pensiero si è allontanato verso i fedeli di Mirandola e quelli che abitano nei pressi di quel centro.
Ho iniziato a telefonare per sapere come stessero i fedeli e se avessero bisogno immediatamente di aiuto.
La gente era per la strada disperata, in lacrime, ma nessuno della comunità era stato ferito.
Verso le 8, ho ricevuto una telefonata dal sacerdote ortodosso Simion Morar di Mirandola, che mi ha fatto una relazione sulla tragica situazione della zona e mi ha anche detto che la chiesetta “Madonnina”, dove celebriamo alternativamente, si trovava in una situazione grave.
Il Padre Decano dell’Emilia, p. Marinel Mureşan si è interessato della sorte dei nostri fedeli, presenti in numerose località, nel seno della nostra comunità romen.
Il signor Andi Rădiu, un giornalista della “ Gazeta Românească” si è presentato nel territorio per fare un bilancio della situazione.
Il telefono ha cominciato a suonare: non erano solo i fedeli colpiti a chiamare, ma anche le televisioni ed i giornalisti romeni.
Le scosse non si fermavano e la situazione era sempre più disperata. La Protezione Civile assieme alle autorità competenti cercava di far fronte ai ai bisogni del post-terremoto, ma molti dei nostri connazionali (dopo quattro giorni) dormivano ancora fuori, in auto, o dagli amici.
Il deputato Wiliam Brinza mi ha chiesto di accompagnarlo nelle zone colpite per parlare con i Romeni.
La visita ha avuto luogo Giovedì 24.05. Allora egli si è incontrato con il Presidente del Consiglio Avv. Andrea Veturi di Mirandola che gli ha promesso che tutto si sarebbe concluso nel più breve tempo. Alle 17, ha avuto luogo l’incontro con la Comunità Romena, al cui interno si sono cercate delle soluzioni pratiche in una simile situazione.
A quella data, il grave problema era la mancanza di un tetto che poteva essere risolto solo dalle autorità italiane locali. Il deputato Wiliam ha promesso alla Comunità che avrebbe comunicato al Governo la situazione, cercando di ottenere aiuti per coloro che erano stati colpiti e, come gesto personale, ha offerto la somma a di 1000 € per i bisogni immediati.
Sono giunte delle offerte d’aiuto anche da altre località:
● Călin Cincu, responsabile del Sindacato “Federimmigrati” ha proposto il trasporto gratuito a tutte le persone colpite che desiderassero ritornare in Patria. Il primo trasporto ha avuto luogo il 29.05.2012, a spese del signor Liviu Lipot di Bologna.
● Il Consolato di Bologna ha offerto i documenti gratuiti alle persone che non sono state in grado di recuperare i loro documenti.
● Si è iniziata una raccolta di denaro e di aiuti alimentari da parte dei due Decanati Greco-cattolici dell’Emilia-Romagna e del Triveneto.
Tutti questi aiuti sono gestiti dalla Parrocchia Greco-catttolica Unita “Naşterea Maicii Domnului” [La Natività di Maria] di Ostiglia, congiuntamente con il Consiglio parrocchiale.
Si è formato un Comitato di Crisi, costituito da persone generose e da associazioni romene, che offrono il loro aiuto alle persone colpite attraverso gli organi autorizzati della “PROTEZIONE CIVILE”.
Domenica 27.05.12 e sabato 02.06.12, il Consiglio Parrocchiale di Ostiglia ha distribuito gli aiuti alimentari alle famiglie colpite dal terremoto ossia ai cittadini romeni e moldavi, senza differenza confessionale.
Le persone ci hanno ringraziato con le lacrime agli occhi e con la vergogna di dover “chiedere”!
Il 02.06.12 la situazione era ancora tesa perché il terremoto non si era fermato e la paura ed il terrore hanno colpito psichicamente le persone. Per fortuna i nostri connazionali si sono recato al 90% in Patria o dagli amici che abitano in diverse zone d’Italia. Molti di loro valuteranno bene il momento in cui ritornare perché hanno perduto sia la casa sia il posto di lavoro
Desidero con questa mia ringraziare le istituzioni: il Municipio di Mirandola ed il Consolato di Romania a Bologna per l’aiuto alla Comunità romena.
Rivolgo i miei sentiti ringraziamenti ai donatori: istituzioni o persone che hanno sostenuto l’azione di aiuto ai nostri fratelli che si trovano nel bisogno.
Ringrazio altresì i fedeli dei due Decanati per il loro aiuto e le loro preghiere!
Iddio ricompensi tutti con la vita eterna
          
          
Traduzione in italiano: prof. Giuseppe Munarini
P. Andrei Meseşan

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