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Il Natale o la Natività del Signore, una delle feste più importanti dell’anno liturgico, è stato celebrato anche quest’anno con molto fasto nella parrocchia di Vicenza.

La festa, che si è protratta per più giorni, è iniziata quando sono stati ricevuti i “colindători”[persone che vanno di casa in casa, cantando le “colinde” ossia antichi canti che narrano la nascita di Gesù, fondandosi sui Vangeli canonici e sugli Apocrifi]. Quest’anno erano in numero maggiore rispetto agli anni precedenti. Tutti i “colindători” sono stati ricompensati dai padroni di casa con noci, frutti, ciambelle e dolciumi.

Nel giorno di Natale, i bambini ed i genitori della Parrocchia hanno ricevuto “Moş Crăciun” [Babbo Natale], venuto con il sacco pieno di doni. I bambini, visibilmente emozionati dalla comparsa- già durante la Liturgia- del “Babbo”, hanno atteso buoni buoni la conclusione della Celebrazione per ricevere i doni attesi da tanto tempo, aspettando Babbo Natale cui avevano scritto una lettera con le cose desiderate

L’atmosfera emozionante si è conclusa con la “colinda” „Moş Crăciun cu plete dalbe”,[Babbo Natale dalla bianca chioma], cantato in onore del vecchio generoso che ha dato un arrivederci a tutti, promettendo che sarebbe ritornato anche l’anno prossimo.

Dopo la Santa Liturgia, i fedeli si sono ritirati nelle loro case per il tradizionale pranzo di natale. Il parroco con i suoi familiari ha partecipato al pranzo riccamente preparato dalle persone che lavorano come “assistenti alla persona” (“badanti”).

La festa è continuata il 26 dicembre, giorno in cui festeggiamo la madre del Signore. Diamo lode a Dio che ci ha resi degni di festeggiare la Sua Santa Nascita.

Concludiamo con una citazione oltremodo vera della Pastorale di Natale del nostro Vescovo, Monsignor Virgil Bercea, Eparca di Oradea Mare: “Il Dio eterno viene per donare anche a noi e per chiamarci alla salvezza. Oggi è nuovamente Natale, ma ogni giorno è Natale se riceviamo il Signore nella nostra vita con amore e se Gli prepariamo una grotta, un presepio nell’anima, ove adorarlo come i pastori ed i magi”.