Anno: 2020
Evento: Ordinazione di presbiteri presso la cattedrale di Oradea
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NotizieL'ecumenismo nell'Anno Santo della Misericordia - Breve storia dell'Ecumenismo (I)Cos’è l’Ecumenismo? Come è nato questo movimento che tende all’unità visibile dei cristiani? Quali sono le sue radici e qual è il suo fondamento cristiano? Ecco qualche domanda cui cercherò di rispondere nelle righe che seguiranno, soprattutto tenendo presente il contesto di quest’Anno Santo della Misericordia di Dio in cui ci troviamo. La misericordia di Dio è proprio la fonte di vita, del desiderio di vivere l’unità che Cristo è venuto a donarci con la Sua Incarnazione, la Croce che ha portato e la Sua gloriosa Risurrezione. Se ci recassimo a Gerusalemme presso la Tomba di Gesù, vedremmo al posto della Sua Morte e Risurrezione “nello spazio più bello e luminoso del paradiso” del Golgota e della grotta Santissima che i cristiani ortodossi, cattolici ed ortodossi orientali [non Calcedoniti] litigano, celebrano separatamente e si fanno concorrenza come se le differenze tra di loro fossero più importanti dell’unica e sola Fede in Cristo, Logos di Dio, fatto uomo, che subì la morte, ma risorse per la nostra salvezza (si veda all’uopo, Jorg Ernesti, Kleine Geschichte der Okumene, Verlag Herder GmbH, Freiburg im Breisgau, 2007) Padre Tecle Vitrali affermava che come i fratelli che iniziano a litigare per l’eredità, dopo la morte dei loro genitori, anche noi cristiani dimentichiamo nostro Signore Gesù Cristo e guardiamo piuttosto a noi stessi ed ai nostri bisogni, alla sicurezza ed alla stabilità, dimenticando di vivere il Vangelo. “L'unità di tutta l'umanità lacerata è volontà di Dio. Per questo motivo Egli ha inviato il suo Figlio perché, morendo e risorgendo per noi, ci donasse il suo Spirito d'amore. Alla vigilia del sacrificio della Croce, Gesù stesso chiede al Padre per i suoi discepoli e per tutti i credenti in lui, che siano una cosa sola, una comunione vivente. Da ciò deriva non soltanto il dovere, ma anche la responsabilità che incombe davanti a Dio, di fronte al suo disegno, su quelli e quelle che per mezzo del Battesimo diventano il Corpo di Cristo, Corpo nel quale debbono realizzarsi in pienezza la riconciliazione e la comunione. Come è mai possibile restare divisi, se con il Battesimo noi siamo stati "immersi" nella morte del Signore, vale a dire nell'atto stesso in cui, per mezzo del Figlio, Dio ha abbattuto i muri della divisione? La "divisione contraddice apertamente la volontà di Cristo, ed è di scandalo al mondo, danneggiando danneggia la santissima causa della predicazione del Vangelo a ogni creatura (San Giovanni Paolo II, "Ut unum sint”, n. 6) Nel 1910 ad Edimburgo ebbe luogo la Conferenza mondiale per le MISSIONI. Quest’avvenimento riuniva in sé le energie che si erano sviluppate nel secolo XIX in diverse associazioni internazionali cristiane tra cui la più importante potrebbe essere la YMCA ( http://www.ymca.int/who-we-are/ ), un’associazione di giovani cristiani in cui emerse l’attività del grande pioniere dell’Ecumenismo, Nathan Soderbloom. Fu lui che, nell’ambito di questo Congresso di missionari protestanti, prevalentemente anglofoni, mostrò l’importanza dell’unità tra i cristiani e propose per la prima volta il termine Ecumenismo. Ad Edimburgo, i missionari si resero conto che la divisione tra i cristiani rendeva difficile l’annunzio del Verbo e che senza unità era quasi impossibile rendere credibile il messaggio dell’amore di Dio, rivelatosi nel volto umano di Gesù Cristo e donato dallo Spirito Santo. Questo Congresso non entrò ad esaminare alcune questioni strettamente legate all’unità dei cristiani, tutavia costituisce, nella visione della storiografia ecumenica attuale, per la piccola scintilla che si è accesa, in esso l’INIZIO di un movimento che avrebbe cercato di adempiere il desiderio del Signore Gesù (Gv 17,21) “che tutti siano una sola cosa”. Accanto a Soderbloom quali pionieri di questo movimento dobbiamo ricordare con profonda riconoscenza anche il presidente della Conferenza del 1910 di Edimburgo, il metodista americano John Motted il segretario della stessa conferenza, il teologo anglicano Joseph H. Oldham, il vescovo inglese George Bell ed il pacifista tedesco Friedrich Siegmund Schultz. Traduzione in italiano prof. Giuseppe Munarini
Drd. Ionuţ Blidar – Parohia “Sf. Rocus”, Venezia-Mestre
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