Anno: 2023
Evento: "I bambini costruttori di pace". Incontro interculturale e interreligiosa sulla pace a Livorno
Titolo: 11711.jpg
Archivio foto
|
NotizieLettera Pastorale di Sua Ecc. Mons. Virgil Bercea per la Festa della Risurezione del SignoreLETTERA PASTORALE Per la Festa della Risurrezione del Signore 2016 „Pietro levandosi, corse al sepolcro e, chinatosi, vide solo le bende e se ne andò, meravigliandosi di quello che era successo. Ricordatevi... è risorto!” (cf. Lc 24, 6-12). Cari fedeli, Questa mattina le campane hanno un suono più misterioso degli altri giorni, più dolce e luminoso, per farci ricordare e per svegliarci ad una nuova vita; le campane cantano e, sotto la loro cupola sonora, cresce il nostro stupore; le campane suonano nei campanili delle chiese, ma battono anche alla porta delle nostre anime per indurci a svegliarci, ad alzarci, ad andare e ad annunziare che il Sepolcro è vuoto, che Cristo è risorto. Non ci sentiamo soli perché abbiamo quale modello le mirofore, Pietro e Giovanni (cfr. Io 20, 2-8). La notizia della Risurrezione del Signore fa sì che gli Apostoli si rammentino che Dio ha loro parlato della Passione, della Crocifissione, della Risurrezione, per fare ricordare che loro erano scettici e non avevano creduto. La notizia della Risurrezione fa sì che Pietro e Giovanni si alzino e si liberino dal timore e da ogni dubbio- che si levino e che vadano in fretta. Essi, gli Apostoli scelti dal Signore, erano uomini degli spazi grandi ed aperti, erano uomini dei mari e degli orizzonti infiniti, erano uomini liberi, ma ora, a seguito di quanto era avvenuto, la Crocifissione sul Golgota, erano trattenuti dalla paura. Pietro fu il primo che „uscì” (Gv 20, 3) e poi Giovanni si levò anche lui, e „correvano assieme” (Gv 20, 4). Prima di loro era stato trovato un sepolcro vuoto e vinsero la paura le mirofore. In realtà è, in un certo senso, la loro risurrezione: delle mirofore, di Pietro e di Giovanni. Nell’istante in cui si levarono, si liberarono della paura- allora sono risorti; nel momento in cui si sono svegliati, hanno intravisto la speranza e riacquistato la libertà che li caratterizza- allora sono risorti; nel momento in cui hanno cominciato a correre essi erano già la Passione e la morte di Gesù e, correndo, si volgevano verso la luce, la luce senza fine- verso la loro propria risurrezione. Giunti al Sepolcro, Giovanni e poi Pietro „ si sono piegati” ed hanno visto e si sono meravigliati „ stupendosi per l’accaduto” ( cfr. Lc 24, 12). La tomba era vuota, le fasce disseminate, la luce inondava tutto e, soprattutto i loro cuori; essi si meravigliavano e capirono che il Signore era risorto (cfr. Gv 20, 5-7)! In quel momento la speranza risorge, si dilegua la tristezza, sono ancora liberi nel Signore, con il Signore si apre la nuova epoca, quella della fede e della speranza della salvezza. Miei cari, „Non i tempi sono dominati dall’uomo, ma è il pover’uomo ad essere dominato dai tempi” (1), dice il cronista. Vedete in quali tempi torbidi viviamo. Ondate migratorie di uomini che cercano una vita migliore ed un’esistenza più tranquilla; culture e civiltà che si incontrano, si fronteggiano e non riescono a trovare un’armonia; guerre ed odio disseminati in ogni angolo del mondo; suicidi che non sapendo che cosa sia l’amore ed il perdono, disseminano morte, disgrazie, lutti e sofferenza; cristiani aggrediti, terrorizzati e financo uccisi o allontanati dai luoghi che sono la culla della loro fede; uomini poveri, umiliati ed abbandonati alla periferia delle società- spavento, paura e terrore, sono purtroppo all’ordine del giorno. Sentiamo tutte queste cose in tempo reale, le vediamo su tutti i canali dei mezzi di comunicazione sociale, le viviamo anche noi nell’insicurezza e nel timore per il domani. Questa realtà altro non fa che trasformare le nostre anime in sepolcri tristi su cui sono sistemate tante altre lapidi che ci opprimono e ci fanno prigionieri dei nostri tempi torbidi e agitati. „Il mondo non può essere salvato che dagli uomini che rifiutano l’aggressione, da uomini che sono attenti verso coloro che sono attorno a loro e sono misericordiosi con gli infelici, da uomini che sanno rispondere sempre all’amore con l’amore e l’affetto” (2). Questi uomini rivendicano la dignità di essere veramente cristiani, „servitori della gioia e della speranza attraverso l’amore” (3). In questo contesto Vi esorto di ascoltare il canto delle campane della mattina della Risurrezione; Vi esorto ad alzarvi e ad andare a vedere e a meravigliarvi dinnanzi al sepolcro vuoto di Cristo, diventato fonte della Luce, della Vita e della Gioia. Egli, il Signore, ci può liberare e ci libera da ogni paura, Egli può ridarci la speranza e la fiducia, con Lui viviamo e siamo uomini di pace e di amore! Dragi credincioşi, Vediamo Pietro che si meraviglia (cfr. Lc 24, 12) e che si stupisce del sepolcro vuoto e della luce sfolgorante; vediamo le mirofore „ stupefatte” (cfr. Lc 24, 4); vediamo „ l’altro discepolo” (cfr. Gv 20, 4), Giovanni, „piegandosi” verso la tomba vuota e vediamo che tutti gli Apostoli in quel giorno della settimana „si rallegrarono” (...) vedendo il Signore” (cfr. Gv 20, 20). Cristo è risorto! „È vivo e desidera essere cercato tra i vivi e noi (...) siamo mandati per portare la luce, con sorpresa e con stupore, la novella buona della Risurrezione (...) siamo esortati a ricordarci di Cristo che chiama e invita ciascuno di noi in questa storia contemporanea”(4). Guardate ed addoloratevi alla stregua di Pietro e delle mirofore di ogni sofferenza e ogni ingiustizia dei nostri giorni, degli abusi fatti da questi assassini senza criterio, non uomini, ma piuttosto portatori del demonio e di distruzione; guardate e addoloratevi ma restate vicino a coloro che soffrono consolate quelli che sono rimasti soli con il loro dolore „ ricordate come Vi ha parlato Cristo” (cfr. Lc 24, 6), ricordatevi della Sua bontà, ciascuno di voi sia „una sentinella del mattino” (5)”, „una vedetta del mattino” (cfr. Is 21,11-12), luce nelle tenebre dei nostri giorni. Siate sentinelle e vedette che siano in grado di leggere i segni dei tempi e di interpretarli per mezzo del vangelo di Cristo Risorto. Siate vincitori nel bene e nella verità, nella giustizia e nella gioia, nell’amore e nel perdono, siate vincitori nella Risurrezione. La speranza non muore mai! La paura non può padroneggiare i vostri cuori! Cristo risorto è la nostra speranza ed è la nostra fede forte! Miei cari, I problemi esistono e ci chiedono risposte urgenti, spesso altri vengono a coinvolgere la nostra coscienza e i nostri atti sotto l’imperativo del bene e dell’amore per il prossimo. Oggi, però è il mattino della Risurrezione e il canto delle campane, simile ad un salmo di tutte le anime, ci aiuta a sollevarci, ad uscire dall’intorpidimento e dall’infiacchimento; quello scampanio ci accompagna lungo la via verso la nostra risurrezione se siamo sicuri della Risurrezione di Cristo; e lo stupore e la meraviglia di Pietro e di Giovanni diverranno nostri e noi sappiamo che rimarremo sempre vicini ad ogni uomo. Il coraggio della fede vince il timore! „È risorto!...Non spaventatevi”(cfr. Mc 16, 6). Nel passaggio rapido dell’ „istante fugace che ci è dato” per essere nel mondo, dobbiamo, tuttavia cercare il tempo per „piangere con coloro che piangono e rallegrarci con coloro che gioiscono” (cfr. Rm 15,12), asciughiamo la lacrima e leniamo il dolore su ogni volto, con misericordia e con lunga pazienza. Nel turbinio di questo mondo non dimentichiamo gli amici e le persone care, non dimentichiamo il dono della vita e dello stupore „perdoniamo tutto per la Risurrezione, illuminiamoci della festa ed abbriacciamoci l’un l’altro. Diciamo fratelli anche a coloro che ci odiano”! (6) Con questo spirito Vi auguro Feste piene di grazia e benedizioni dal Signore e Vi saluto con il saluto pasquale: „Cristo è risorto”! (1) Miron Costin, Letopiseţul Ţării Moldovei [Cronaca della Moldavia]; (2) Simone Weil – Panseuri [Riflessioni]; (3) Cf. Papa Francesco – Omelia per la Risurrezione 2016; (4) Ivi.; (5) Cfr. Giovanni Paolo II (6) Tropario della Risurrezione.
+ Virgil Bercea
Per inviare una notizia, si prega di utilizzare questo formulario. |
Parrocchie
|