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Anno: 2020

Evento: Ordinazione di presbiteri presso la cattedrale di Oradea

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Ritiro spirituale dei sacerdoti dell'Italia Centrale

Ritiro spirituale dei sacerdoti dell'Italia Centrale

Sabato 23 aprile 2016, nella sede dell'Arcidiocesi di Bologna, si è tenuto un giorno di ritiro spirituale per i sacerdoti del vicariato dell'Italia Centrale (con i due decanati: Emilia-Romagna e Marche; Toscana e Umbria), di cui alcuni erano presenti con le mogli e i bambini.
L'incontro è iniziato alle ore 09.00 con un momento di preghiera in lingua romena, poi è arrivato l'Arcivescovo di Bologna, Mons. Matteo Maria Zuppi, che ha fatto una meditazione per i sacerdoti e le loro mogli.
L'Arcivescovo ha ringraziato i sacerdoti romeni cattolici di rito bizantino per la loro attività pastorale e ha sottolineato l'importanza del loro operato pastorale nel territorio del rispettivo vicariato dell'Italia Centrale per venire incontro alle necessità spirituali dei fedeli della propria Chiesa sui iuris.
Mons. Zuppi ha voluto sottolineare l'importanza degli incontri sacerdotali e la presenza delle mogli in questi momenti di ritiro spirituale e di conoscenza reciproca e considera importante la partecipazione dei sacerdoti cattolici di rito bizantino agli incontri del clero diocesano, di cui fanno anch'essi parte.
"Ci sono tante sfide che dobbiamo affrontare oggi, sia noi come sacerdoti, sia con i nostri fedeli. Esistono numerosi 'draghi' (facendo riferimento al drago affrontato e vinto da San Giorgio) che vorrebbero mangiare o distruggere le nostre comunità. E' per questo importante ritrovarci insieme in alcuni momenti, per pregare e per rafforzarci reciprocamente" ha detto Mons. Zuppi.
Sua Eccellenza ha parlato poi di san Francesco di Assisi e san Filippo Neri che lo stesso Santo Padre aveva indicato ai sacerdoti come esempi da seguire. Ha ricordato ancora "don Camillo", che era molto vicino alle persone della sua parrocchia, conosceva tutti, stava in mezzo a loro e soprattutto pregava per loro; simile atteggiamento devono avere anche i sacerdoti di oggi, stare vicino ai fedeli, pregare per loro e stare attenti a non cadere nella tentazione di diventare solo dei funzionari o dei manager.
Siamo nell'Anno Giubilare della "Misericordia" e per questo l'Arcivescovo ha parlato della misericordia, del suo significato e sul suo vissuto che ci può trasformare in cristiani migliori e più attivi. La misericordia ci fa più sensibili alle difficoltà ed ai problemi degli altri; sentire anche nostri i problemi attuali della società odierna, non soltanto di alcune categorie di persone. La misericordia ci insegna ad aiutare i bisognosi vicini a noi, ad accompagnarli su un cammino spirituale, ad aiutarli a crescere.
L'Arcivescovo ha affermato che anche il Santo Padre Francesco è molto preoccupato su questo tema della misericordia, che sente di attualità e necessario, tanto per il mondo odierno, quanto per la Chiesa. Per questo ha tanto desiderato iniziare il Giubileo della Misericordia, perché c'è tanto bisogno di misericordia in tutto il mondo.
A mo' di conclusione della sua meditazione, Mons. Zuppi ci ha detto: "cercate di prendere più spesso possibile il medicamento della misericordia, sopratutto nel sacramento della Confessione per diventare uomini nuovi, persone che guardano le cose con occhi misericordiosi, così si genera l'amore ed anche i peccatori hanno l'opportunità di diventare uomini nuovi.
Alla fine i sacerdoti hanno avuto un momento di dialogo con l'Arcivescovo, contesto in cui il presule ha invitato il nostro vicario, padre Marinel Muresan a partecipare ad una sessione della Conferenza Episcopale della regione Emilia-Romagna per presentare meglio la situazione delle famiglie dei sacerdoti e le comunità romene cattoliche di rito bizantino presenti nella regione.
La seconda meditazione della giornata è stata tenuta da Mons. Andrea Caniato, responsabile Migrantes regionale, di fatto una continuazione della prima meditazione sul tema della misericordia, soffermandosi sulle opere di misericordia spirituali.
Mons. Caniato ha sottolineato che noi cristiani, sia sacerdoti, sia laici, siamo chiamati a diventare strumenti di misericordia nelle mani di Dio, ad essere apostoli per annunciare agli uomini il Vangelo di Gesù Cristo, mediante una buona predicazione rafforzata dalla testimonianza dell'amore e dalla fedeltà verso Cristo Signore.
Al termine della giornata i sacerdoti con le mogli e i bambini sono entrati in Cattedrale passando per la Posta Santa della Misericordia, fermandosi per un momento di preghiera e di meditazione.
Si ringraziano tutti i sacerdoti con le loro famiglie che hanno partecipato a questo momento comunitario, mentre preghiamo la Santissima Vergine a benedire i frutti spirituali di questa giornata e di fare in modo che sia quanto prima possibile realizzare un incontro tra tutti i sacerdoti romeni cattolici di rito bizantino presenti in Italia con le loro famiglie.
Traduzione in italiano: p. Ioan Marginean-Cocis
P. Tiberiu Sirbu

 

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