Anno: 2021
Evento: La comunità di Padova partecipa alla Solennità di Pentecoste in rito latino
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NotizieLa Santa Pasqua per i romeni in Friuli presso la Missione Romena "San Cristoforo" a UdineLa Santa Pasqua 2016, festa della Risurrezione del Signore per la Missione Romena Cattolica Orientale di rito bizantino "San Cristoforo" presente in Friuli, ospitata nella Chiesa di San Cristoforo a Udine, nell'omonima piazza. La Risurrezione dei Signore è la festa centrale del Cristianesimo, l'evento che ha cambiato e ha persuaso il mondo e la prospettiva dell'uomo sulla vita e sulla morte, ricevendo la rivelazione divina mediante il Figlio stesso di Dio Gesù Cristo. A questo mistero l'uomo risponde mediante la fede, riceve la grazia divina e coscientemente scieglie di vivere la propria vita seguendo Cristo, conoscendo i Suoi insegnamenti, i valori che propone oggi attraverso la Sua Chiesa, offrendo una visione cristiana sulla vita nel suo insieme. Tutto questo è riproposto, ricordato e vissuto durante l'anno liturgico bizantino (dal 1 settembre al 31 agosto), mediante le Grandi Feste, come eventi della storia di salvezza. Il linguaggio liturgico e la bellezza simbolica, rimandano alle realtà teandriche, al rapporto tra l'uomo e Dio, alla vita di comunione nell'amore a cui siamo chiamati. E' bello (ri-)scoprire questa comunione e viverla sempre, specialmente nei tempi buoni, non solo nei tempi di difficoltà, di mancanze o di malattia. Il rapporto dell'uomo con Dio ha bisogno di stabilità, di continuità, di ritmo in tutte le fasi della vita, nel cammino verso la vita eterna. La celebrazione della Risurrezione è iniziata alle ore 22.00 con le preghiere introduttive, con l'aiuto del cantore il signor Adrian e le signore del coro che sostengono il canto liturgico. Si è continuato con una raccolta speciale chiamata "Il Canone della Risurrezione" della Notte di Pasqua con il momento significativo del passaggio dal buio alla luce, con il richiamo da parte del sacerdote celebrante mediante le parole "Venite a ricevere la Luce". Siamo poi usciti sul sagrato della chiesa dove è stato proclamato il Santo Vangelo secondo matteo 28,1-15, che ha come tema centrale la Risurrezione di Cristo. Dopo la lettura del Vangelo è iniziata la precessione solenne attorno alla chiesa di San Cristoforo, tornando davanti alle porte principali, la cui apertura è avvenuta con una ritualità tipica della Notte di Pasqua secondo il rito bizantino, Il sacerdote celebrante ha bussato alla porta dicendo ad alta voce le parole del Salmo 23,7-10: "7 Sollevate, porte, i vostri frontali, alzatevi, porte antiche, ed entri il re della gloria. 8 Chi è questo re della gloria? Il Signore forte e potente, il Signore potente in battaglia. 9 Sollevate, porte, i vostri frontali, alzatevi, porte antiche, ed entri il re della gloria. 10 Chi è questo re della gloria? Il Signore degli eserciti è il re della gloria". In seguito si è cantato il troparion pasquale assieme ai versi del Salmo 67 che precedono tutte le celebrazioni ti piche di questo periodo: "1 Al maestro del coro. Di Davide. Salmo. Canto. 2 Sorga Dio, i suoi nemici si disperdano e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano. 3 Come si disperde il fumo, tu li disperdi; come fonde la cera di fronte al fuoco, periscano gli empi davanti a Dio. 4 I giusti invece si rallegrino, esultino davanti a Dio e cantino di gioia. 5 Cantate a Dio, inneggiate al suo nome, spianate la strada a chi cavalca le nubi: «Signore» è il suo nome, gioite davanti a lui". Le porte sono state aperte ed i fedeli sono entrati nella chiesa illuminata e adornata di festa. Il celebrante era vestito coi paramenti chiari, simboleggiando la luce strabiliante della Risurrezione. L'icona della Risurrezione rappresenta Cristo che rompe le porte dell'Inferno e libera Adamo ed Eva dalla schiavitù della morte, poi è stata messo davanti a tutti. Il sacerdote celebrante ha incensato l'altare, le icone ed il popolo rivolgendosi di frequente ai fedeli col saluto "Cristo è risorto" a cui si risponde "E' veramente risorto". Alla fine della Veglia Pasquale della Risurrezione, la festa andò avanti con la Santa Messa di Pasqua, in presenza di un gran numero difeseli venuti anche da lontano dalle zone del Friuli, a cui diventerebbe difficile tornare al mattino per le ore 10.00. Con pietà e con gioia abbiamo reso gloria alla Risurrezione del Signore con canti, preghiere e partecipando alla santa celebrazione della Notte di Pasqua, ricevendo il dono della Santa Comunione per il perdono dei peccati e la vita eterna. Alla fine padre Ioan, con una speciale preghiera, ha benedetto il pane chiamato comunemente "Pasqua" con il vino, poi ha pregato altre preghiere speciali per la benedizione delle uova colorate e per gli altri alimenti: il formaggio, la carne e la frutta. Con generosità sono stati preparati dei bicchieri speciali con la Pasqua preparato salpane lievitato, chiamato prosfora e dal vino offerto da una o due famiglie, ogni anno. "Cristo è risorto!" E' il saluto tra i cristiani per quaranta giorni, fino all'Ascensione del Signore. Segue poi, a cinquanta giorni dalla Pasqua di Risurrezione, la festa di Pentecoste, conosciuta anche con il nome di "Rusalii", dalla festa romana precristiana dei fiori Rosalia, dal latino "rosalia". Siamo nella Settimana in Albis e nel periodo liturgico della Pentecoste, cioè dei cinquanta giorni fino alla discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli che hanno portato l'annuncio del Vangelo sini ai confini del mondo. La nostra fede è Apostolica, senza interruzione, da Gesù Cristo, mediante gli Apostoli, nella Chiesa lungo i secoli sino ai nostri giorni. Stiamo attenti a difendere la nostra fede Una, santa, Cattolica e Apostolica in un mondo con meno valori, che sta marginalizzando la presenza di Dio.
p. Ioan Marginean-Cocis
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