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Anno: 2020

Evento: Ordinazione di presbiteri presso la cattedrale di Oradea

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Il primo pellegrinaggio delle parrocchie romene unite con Roma di Toscana: Firenze, Pisa e Livorno al Santuario mariano Montenegro-Livorno

Il primo pellegrinaggio delle parrocchie romene unite con Roma di Toscana: Firenze, Pisa e Livorno al Santuario mariano Montenegro-Livorno

Domenica 30 Ottobre 2016 è stato organizzato il primo pellegrinaggio del Decanato greco-cattolico di Toscana, al Santuario Montenero - Livorno. Il Santuario delle Grazie è anche conosciuto come Santuario di Montenero, perché si trova presso l’omonimo colle presso Livorno. Il complesso, elevato allo status di “basilica minore” da Papa Pio VII nel 1818, fu officiato dai monaci di Vallombrosa e dedicato alla Vergine delle Grazie, protettrice della Toscana (Mater Etruriae). Grazie agli accordi con il Rettore di questo Santuario, sì è stabilito di celebrarvi annualmente una Liturgia bizantina, a cura del nostro Decanato.
Coerentemente a quest’accordo, è stato organizzato il primo pellegrinaggio che ha avuto successo. Per questo esprimiamo la nostra riconoscenza sincera a Dio ed alla Santa Vergine che hanno benedetto i presenti.
La Santa e Divina Liturgia è stata concelebrata dal padre decano Valer Sician, e dai padri Ioan Rodină di Pisa e Vasile Orghici di Livorno.
La celebrazione è iniziata alle 12,30 e si è conclusa alle 15. Vi ha partecipato un centinaio di fedeli romeni che sono stati soddisfatti dell’atmosfera liturgica che aleggiava nel tempio.
Nell’omelia Padre Vasile Orghici ha sottolineato la gioia ed il bisogno di questo pellegrinaggio: “Sono venuto qui con voi con un fine: sono venuto in questo luogo benedetto per presentare alla Santissima Vergine Maria le nostre necessità, le nostre sofferenze, i nostri sacrifici e le nostre difficoltà. Nello stesso tempo sono venuto assieme a voi per venerarLa, per impetrare la Sua protezione di Madre. La Chiesa vede nella Madre del Signore il modello dell’ubbidienza e di consacrazione completa. Cari fratelli e sorelle, il nostro compito di sacerdoti è quello di portare il mondo a Cristo. Anche noi, oggi, siamo riusciti a venire al cospetto dell’Icona Taumaturgica. Chiediamo alla Santa Madre di insegnarci ad essere comprensivi, a vivere la nostra vita in preghiera, in umiltà, nell’amore, nella modestia nel perdono e nella misericordia. Chiediamo alla Madre del Signore di aiutarci a scoprire la vera bellezza e la vera gioia… che, siamone certi, è Suo Figlio Gesù.. non i beni terreni che se non sono amministrati in modo oculato ci conducono alla perdita della felicità eterna come successe al ricco Epulone.”
È seguita poi l’omelia di Padre Ioan Rodina, che molto entusiasta della partecipazione irreprensibile dei fedeli, ha pronunciato la seguente omelia:
,,Diletti fedeli, anche se l’uomo possedesse il mondo come Alessandro Magno. anche se fosse più potente di Ercole e di Sansone, più saggio di Salomone.. più bello di Narciso…più ricco dell’epulone del Vangelo proclamato oggi.. e guadagnasse tutto il mondo, ma perdesse l’anima, a che servirebbe tutto questo? Tutto passa, passa la giovinezza, passa la ricchezza e rimangono solo le nostre opere. Il vero tesoro non sono né i soldi, né il potere, né la fama, né il lusso… ma il vero tesoro consiste nell’avere Gesù nel nostro cuore e nelle nostre famiglie”.
Il decano Valer Sician, che ha espresso il suo grazie a tutti i convenuti per la loro partecipazione, ha così continuato: ,,Questa Domenica rappresenta un giorno assai importante nella storia del nostro decanato di Toscana. Questo, infatti, è il primo pellegrinaggio sul piano pastorale del nostro Decanato regionale ed ha avuto successo. Speriamo che nei prossimi anni il nostro pellegrinaggio a questo Santuario, riunisca una massiccia partecipazione dei Romeni che vivono in Toscana. Tutti abbiamo bisogno di pregare, di andare in pellegrinaggio e di presentare al Signore la vita, le opere, le nostre gioie ed i nostri successi e di rivolgerci alla Madre del Signore, mostrandoLe anche gli insuccessi, le impotenze, i nostri peccati ed i nostri problemi”.
Al termine della Santa e Divina Liturgia si è continuato con una preghiera in cui ci siamo consacrati alla Santa Vergine Maria, affidandoLe noi stessi, le nostre famiglie, le nostre parrocchie i nostri Romeni della madre Patria e dell’Italia.
È stato poi celebrato un servizio di Requiem per gli eroi ed i martiri della nostra Patria. Al termine, i fedeli sono stati unti con l’olio consacrato.
È stata poi la volta del pranzo che si è tenuto presso il Ristorante Conti.
          
Traduzione in italiano: prof. Giuseppe Munarini
P. Vasile Orghici

 

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